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Francia ho comprato da lui una marmellata di latte di capra al caffe' |
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Romania salumi di pecora avvolti nel sughero |
Buonasera dal Vostro corrispondente a Torino del Salone del gusto 2010.Tra moduli di adozione di una pecora di Mongiardino Ligure (AL)
info@vallenostra.it, al Gelso del Pamir,allo Yogurt dei Pokot con la cenere,alla Branza de Burduf dei Monti bucegi,all'aglio Sarac di Ljubitovica,alla Pecora Karakachan,alla Bottarga di muggine delle donne Imraguen,al Nettare di canudo dei Satere Mawe',ai Same' dei dogon,alle vecchie varieta' di mandorle di Bostanlyk,dalle patate dolci di Pampacorral,alle Galline dalle uova azzurre...... solo alcuni dei presidi Slow food presenti a questo Salone che ho visitato in sei ore. Sono solo riuscito a visionare 1/3 degli espositori,ho dovuto fare una scelta,visto il poco tempo disponibile e la folla negli stand. .Sono presenti in questo Salone oltre 5000 rappresentati delle comunita' del cibo,cuochi,docenti,giovani e musicisti provenienti da tutto il mondo, impegnati a promuovere una produzione alimentare locale,sostenibile,in equilibrio con il pianeta e rispettosa dei saperi tramandati da padre in figlio.
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Da loro ho comprato delle bacchette di vaniglia |
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Mi permette di fare una foto? |
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Afganistan zafferano di Herat |
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Amici di Terra Madre |
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Francia |
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Francia formaggi di capra |
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Sai che non mi ricordo il Paese di provenienza |
E purtroppo mi son perso tutto ciò.
RispondiEliminaAlberto,e' spe-tta-co-la-re l'unica esperienza al mondo che coniuga,territorio,comunita' del cibo,sviluppo sostenibile e giustizia sociale con una visione cosmopolita e filantropa di pace e lavoro.Una visione alternativa e concreta di come potrebbero cambiare i rapporti di produzione della terra madre.Io sostengo slow-food dalla fondazione.
RispondiEliminaCapperi che tour da ammirare al Salone del Gusto di Torino.
RispondiEliminaMi sono incuriosito delle Galline dalle uova azurre. Un tempo si parlava di quelle dalle uova d'oro. Non ci sono più, che peccato.
Ecco il paese delle meraviglie. Se sto sognando, non svegliatemi. La prossima volta...Portami con te!
RispondiEliminaNell'area di Temuco,capoluogo della regione cilena dell'araucania,caratterizzata da una forte presenza di indigeni Mapuche,si vedono spesso sui mercati uova dal guscio azzurro.A trasmettere questa particolare colorazione e' il gene O (olive)che agendo sullo sfondo bianco del guscio conferisce una colorazione azzurra.Questo gene e' legato ad una razza particolare di galline ARAUCANA il nome con cui gli spagnoli battezzarono gli indios Mapuche.E' UN PRESIDIO SLOW-FOOD DAL 2005.
RispondiElimina@setarosa di dove sei? Ieri sera erano 170.000 visitatori ma oggi lunedi 25 e' ancora aperto e battera' tutti i record fino ad oggi.Tra gli Italiani c'erano molti Toscani,molti Veneti e Trentini tra gli stranieri molti tedeschi,francesi,austriaci,e inglesi.C'era un'atmosfera circolare e briosa tante nazionalita', in francese in particolare e inglese pero' ti facevi capire da tutti.
RispondiEliminaParadossalmente mi scorre sangue piemontense nelle vene, ma vivo altrove. Sigh, sigh. Non fa niente, se con il pensiero, anzi se hai avuto un pensiero a dir ma sì, avrei voluto al mio fianco anche solo per un pomeriggio questa sconosciuta, è già una cosa carina. Ciauu!
RispondiEliminaFaccio parte di un GAS (gruppo di acquisto solidale)coi miei parenti abbiamo macellato un maiale di cui abbiamo contribuito all'alimentazione...ho il congelatore che straripa di carne.Vi terro' inoltre informati sulla pecora che adottero' ad Alessandria con 100 € che chiamero' Debora.
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RispondiEliminaGia' che sarebbe stata un'idea carina.Avere sangue piemontese caratterizza per parsimonia e senso del dovere.Tenti butuna' e' cio' che tutte le bambine e i bambini si sentono dire dalla propria mamma prima di andare a scuola.....alla fine rimane come segno caratteriale,come quello di non fare sfoggio del proprio benessere.
RispondiEliminaAh, però: questa sì che è cultura!!
RispondiEliminammmhhhhh
Il cibo infatti e' cultura Samaya.....bello buono e giusto,e' lo slogan coniato da Carlin Petrini.Ci sono in Italia 193 presidi slow-food.Io ci tengo a queste cose,e se solo riusciro' a convincere una sola persona avro' fatto il mio dovere.
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