attenti al gorilla

Sulla piazza d'una città la gente guardava con ammirazione un gorilla portato là dagli zingari di un baraccone con poco senso del pudore le comari di quel rione contemplavano lo scimmione non dico dove non dico come attenti al gorilla ! d'improvviso la grossa gabbia dove viveva l'animale s'aprì di schianto non so perché forse l'avevano chiusa male la bestia uscendo fuori di là disse: "quest'oggi me la levo" parlava della verginità di cui ancora viveva schiavo attenti al gorilla ! il padrone si mise a urlare " il mio gorilla , fate attenzione" non ha veduto mai una scimmia potrebbe fare confusione tutti i presenti a questo punto fuggirono in ogni direzione anche le donne dimostrando la differenza fra idea e azione attenti al gorilla ! tutta la gente corre di fretta di qui e di là con grande foga si attardano solo una vecchietta e un giovane giudice con la toga visto che gli altri avevan squagliato il quadrumane accelerò e sulla vecchia e sul magistrato con quattro salti si portò attenti al gorilla ! bah , sospirò pensando la vecchia ch'io fossi ancora desiderata sarebbe cosa alquanto strana e più che altro non sperata che mi si prenda per una scimmia pensava il giudice col fiato corto non è possibile, questo è sicuro il seguito prova che aveva torto attenti al gorilla ! se qualcuno di voi dovesse costretto con le spalle al muro , violare un giudice od una vecchia della sua scelta sarei sicuro ma si dà il caso che il gorilla considerato un grandioso fusto da chi l'ha provato però non brilla né per lo spirito né per il gusto attenti al gorilla ! infatti lui, sdegnando la vecchia si dirige sul magistrato lo acchiappa forte per un'orecchia e lo trascina in mezzo ad un prato quello che avvenne fra l'erba alta non posso dirlo per intero ma lo spettacolo fu avvincente e lo "suspence" ci fu davvero attenti al gorilla ! dirò soltanto che sul più bello dello spiacevole e cupo dramma piangeva il giudice come un vitello negli intervalli gridava mamma gridava mamma come quel tale cui il giorno prima come ad un pollo con una sentenza un po' originale aveva fatto tagliare il collo. attenti al gorilla !

sabato 30 ottobre 2010

Carcere delle Vallette e le stiliste di fumne






Avei na fumna biunda l'è na gran disperassiun,
cò i preivi aij fan la runda, cò i previ aij fan la runda,
Avei na fumna biunda l'è na gran disperasiun,
cò i preivi aij fan la runda e a fan mac giré i cujun! 


Una vecchia canzone popolare Piemontese,cantata nelle pjole (vinerie) sorseggiando rigorosamente vino Barbera e degustando acciughe al verde (acciughe dissalate,prezzemolo,aglio,olio)  Toma d'alpeggio e pane casereccio,oppure nelle gite scolastiche,o per cantine nelle Langhe.Nelle gite in autopulman ogni quartina viene intercalata da un "Heop la curvaaaa.....Heop la drittaaaa".
Questa canzone ha contrassegnato per me, sempre,delle ciucche storiche,in compagnia di buontemponi la cui scala di valori erano la figa,il barbera,il Toro,gli Juventini erano pochi, sempre  figli del geometra,del farmacista,dell'avvocato,dell'assessore.Noi figli di operai eravamo i piu' goliardi, ci divertivamo  fino a sbellicarci dalle risate.
Questa premessa non serve ad altro che ad introdurre un'iniziativa  ammirevole.E' di questi giorni la registrazione del  marchio "FUMNE",che significa in piemontese donne o mogli.L'iniziativa e' nata dalle detenute del carcere torinese delle "Vallette" con un appello che sa di riciclo,riuso e rinascita:"in occasione del Natale mandateci abbigliamento che non usate piu' o che vi ingombra,soprattutto giacche in pelle,in renna,borse,collane,abiti,cappellini.Ve li faremo ritrovare completamente strasformati presso lo spaccio "EVENTA" in via dei Mille 42 Torino".Chi andra' a ritirare i suoi capi rivisitati,potra' fare un'offerta in denaro o in natura,lasciando tessuti e filati che verranno a loro volta riutilizzati dalle stiliste di "FUMNE".L'invito non e' solo rivolto alle Signore annoiate dalla sovrabbondanza,ma in particolare alle giovani donne che non hanno la possibilita' di rinnovare ogni anno il proprio guardaroba.Tutti i pacchi vanno mandati alla Casa Circondariale Lorusso e Cutugno in via Pianezza 300/C -c/a laboratorio Lacasadipinocchio.Non e' proibito inoltre dare indicazione per rigenerare il proprio capo,compreso il colore,ed altre indicazioni personali.


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giovedì 28 ottobre 2010

l'hanno di nuovo beccato......

La banda Lele Mora,Nicole Minetti,Emilio Fede,committenti del "grande maestro"per via di un furto di 3000 € e alcuni gioielli ad opera di Ruby ,denunciata alla polizia di Milano dalle derubate,hanno preso ancora una volta con  le mani  nel sacco il noto malato di "bulimia sessuale" famoso  organizzatore di  feste nella villa di Arcore dal tema:Bunga-bunga, gioco appreso dall'amico Gheddafi.
Tutto comincio' quando giurato in Sicilia, Emilio Fido  vide sfilare  ad un concorso di bellezza una bellissima ragazza Marocchina di nome Ruby ancora minorenne.Emilio  prese a cuore la ragazza e il suo futuro e la propone a Lele Mora,il quale inizia a farla lavorare in locali  privee'come cubista per vederne l'affidabilita',per poi farle fare il grande salto nelle feste a tema Bunga bunga del nostro amato Premier. La ragazza viene poi trovata e,la piccola Ruby interrogata. Entra in azione quindi, la Nicole Minetti consigliere alla regione Lombardia,(nella vita precedente si occupava di igiene dentale del Berlusca) la quale interviene dopo una telefonata del premier all'Ispettore di polizia comunicandogli che la ragazza in questione era nipote del premier Egiziano Mubarak,ed essendo minorenne, la prode Minetti ne assumeva la patria podesta' e la porta a casa sua .Tutto finito? Nooooooooooooo la minorenne aveva partecipato a piu' feste ad Arcore,assieme a ministre,vallette,attrici,presentatrici televisive...raccontando particolari,quali bagni nella piscina con escort,vallette,attricette le quali venivano remunerate con denaro,gioielli ,cosa andassero a fare non e' dato sapere!!!!!!!!!!!......

PS: naturalmente la Ruby non e' nipote di Mubarak,ha accumulato un patrimonio di circa 170.000 euri,la persecuzione dei Pubblici Ministeri di sinistra continua.......

martedì 26 ottobre 2010

Cena degli avanzi,un grande rispetto per il cibo.




















Da uno studio della Coldiretti nel nostro Paese vengono sprecate il 30% delle derrate alimentari.Negli Stati Uniti il 50%.Uno spreco enorme se si pensa che 6 miliardi di persone nel mondo soffrono la fame. Lunedi 25 ottobre 2010 per la serata di conclusione  del Salone del gusto gli chef con la guida di Scabin hanno preparato la cena degli avanzi,un segno concreto di come si puo' rispettare il cibo.vivere in modo sostenibile,abbattere gli sprechi e la fame nel mondo.
Un altro studio certifica che il 30% dei bambini  italiani e' in sovrappeso o addirittura obeso al di sotto dei 3 anni di eta',perche' ricevono troppo cibo o perche' ricevono l'80% di nutrimenti sbagliati. Imparare a rispettare il cibo,rispettare il Pianeta e le persone che lo vivono significa non sprecare il cibo e smetterla di acquistare prodotti e quantita' che non ci servono o che non consumiamo.Acquistare solo prodotti stagionali,evitare di acquistare le pesche del Peru',la carne Argentina,le primizie fuori stagione. Evitare di organizzare le nostre dispense ed i nostri frigoriferi come se ci fosse la carestia imminente,smetterla di sostenere,quasi sempre involontariamente prodotti che impongono percorsi lunghissimi e perversi al cibo.
Fare la spesa alimentare in modo consapevole,attenta e responsabile,risparmiando sui costi senza penalizzare la qualita',insomma prodotti a Km zero.Piatti straordinari possono nascere dagli avanzi del pranzo o della cena,una bellissima avventura rispettosa della terra,della fatica di chi la lavora,dar da mangiare e' un gesto d'amore,e tale amore deve essere riversato  anche sulla qualita' e sostenibilita' del prodotto.Quando acquisterete le uova, il latte,le verdure,la frutta o la carne costituite o associatevi ai (GAS) gruppi di acquisto solidali,ce ne sono in tutta Italia e a pochi chilometri da casa vostra,assicuratevi che i produttori rispettino dei protocolli particolari,il prodotto in eccedenza dividetelo con i vostri familiari.La mediazione incide sul prodotto per il 40% talvolta anche di piu',remunerate la produzione con un 20% e il restante 20% consentira' di avere prezzi uguali o inferiori dell'ipermarket .


sabato 23 ottobre 2010

Salone del gusto Torino

Francia ho comprato da lui una marmellata di latte di capra al caffe'
Romania salumi di pecora  avvolti  nel sughero

































Buonasera dal Vostro corrispondente a Torino del Salone del gusto 2010.Tra moduli di adozione di   una pecora di Mongiardino Ligure (AL) info@vallenostra.it, al Gelso del Pamir,allo Yogurt dei Pokot con la cenere,alla Branza de Burduf dei Monti bucegi,all'aglio Sarac di Ljubitovica,alla Pecora Karakachan,alla Bottarga di muggine delle donne Imraguen,al Nettare di canudo dei Satere Mawe',ai Same' dei dogon,alle vecchie varieta' di mandorle di Bostanlyk,dalle patate dolci di Pampacorral,alle Galline dalle uova azzurre...... solo alcuni dei presidi Slow food presenti a questo Salone che ho visitato in  sei ore. Sono  solo riuscito a visionare 1/3 degli espositori,ho dovuto fare una scelta,visto il poco tempo disponibile e la folla negli stand. .Sono presenti in questo Salone oltre 5000 rappresentati delle  comunita' del cibo,cuochi,docenti,giovani e musicisti provenienti da tutto il mondo, impegnati a promuovere una produzione alimentare locale,sostenibile,in equilibrio con il    pianeta e rispettosa dei saperi tramandati da  padre in figlio.
       
      
     
        
     
       
      
      
     
Da loro ho comprato delle bacchette di vaniglia
Mi permette di fare una foto?
Afganistan zafferano di Herat
Amici di Terra Madre
Francia
Francia formaggi di capra
Sai che non mi ricordo il Paese di provenienza

giovedì 21 ottobre 2010

cronaca giudiziaria

Come sapete, la  legge n. 49/2006, Fini/Giovanardi  e' una legge che si caratterizza per l'inasprimento delle sanzioni relative alle condotte di produzione, traffico, detenzione illecita ed uso di sostanze stupefacenti, e per la contestuale  abolizione di ogni distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti.Nell'estate del 2008 a Torino morirono 17 ragazzi(tra cui una donna) per overdose da eroina denominata"6-Mam" uno stupefacente oppioide afgano che contiene un'alta concentrazione di monoacetilmorfina,dall'azione violenta,perche' quando entra in circolo attraversa la barriera ematoencefalica e puo' uccidere.Lo si e' scoperto grazie a un tossicodipendente che era riuscito a salvarsi,mentre l'amico con cui l'aveva assunta era morto.Sono 8 spacciatori centroafricani i responsabili della cessione di tale sostanza a 11 tossicodipendenti amici di altri 6 consumatori,gli spacciatori erano provenienti dal Senegal,Gabon,Costa d'Avorio i quali hanno chiesto il rito abbreviato.
Morale della favola il pm Padalino non ha potuto contestare l'accusa di aver cagionato la morte ai poveri ragazzi,gli spacciatori  se la sono cavata con pene di 3 anni e due mesi di carcere.L'eroina in questione e' ancora in circolo e rischia di fare nuove vittime.........
Il nostro sistema legislativo e penale in vigore per lo  spaccio e consumo di stupefacenti, e'  repressivo.Nell'ambito della sua logica ci si attenderebbe una punizione esemplare per gli spacciatori,magari con pene durissime.
Non e' cosi,e siccome i giudizi di merito si danno sui "risultati" LA LEGGE NON FUNZIONA.
I risultati sono:maggiore reddito per le mafie,minori pene per gli spacciatori,maggiori pene per i consumatori.
Cosa ne pensate?

lunedì 18 ottobre 2010

Il male minore


Si,lo confesso amo il caffe' a casa e al bar, sapevo che fosse uno stimolatore di dopamina,la quale trasmette all'organismo sensazioni gratificanti e piacevoli. Non sapevo pero' che lo stesso risultato potesse essere ottenuto con le fave,il latte,le arachidi,il cioccolato.
Prendiamo ad esempio la noce moscata,la quale contiene miristicina,che chimicamente e' simile alla mescalina e all'anfetamina,un'intero flacone ingerito puo' dare sensazioni simili all'acido lisergico (LSD) e un forte valore afrodisiaco, la controindicazione  e' quella di poter passare molto del vostro tempo seduti sul water. Anche qui la cannella,l'anice,il finocchio e l'aneto contengono elementi simili alla mescalina che in grande quantita' possono produrre euforia, finita la quale e' consigliabile poi calmarsi con  patate e  riso noti sedativi.Il motivo e' logico e deduttivo gli alimenti come molte  droghe provengono dal mondo vegetale o animale.Gli ingredienti nelle piante e negli animali sono identici ai neurotrasmettitori che il nostro cervello utilizza.Consiglio quindi a coloro che gia' utilizzano droghe euforizzanti in discoteca di procurarsi nel  negozio sotto casa cannella , noce moscata,finocchio,aneto e anice,e non finanziare la criminalita' organizzata.

domenica 17 ottobre 2010

60 ore di televisione del dolore e la morte dell'anima di Pier Paolo Pasolini



Io penso che l'accanimento dei Media su Sara Scazzi,e il rilievo che ha avuto abbia una regia.Questa regia occulta e' il potere costituito.
L'uccisione di 4 alpini della Julia, in Afganistan e il dialogo che si sarebbe potuto aprire nel Paese,sulla ragione per cui " portiamo la pace con alcuni risvolti di guerra" definizione data dal ministro della guerra,Ignazio La Russa,non c'e' stato.
Negli altri paesi del mondo, e' stata fatta una scelta editoriale piu' edificante, e a lieto fine,un miliardo di persone attraverso la CNN incollati alla Tivvu si sono nutriti di una storia angosciante ,ma umanitaria :" los 33 mineros".
L'unico Paese in controdentenza al mondo e' stato il nostro.( leggi commistione tra media e politica)
Liberation in un articolo si domanda il motivo per cui les Italiens sono affascinati dalla televisione del dolore.
The Indipendent scrive che e' stato punito Michele Santoro per essere contro Berlusconi.
Semplici considerazioni chiarissime che prendono in considerazione causa ed effetto.
Le parole piu' digitate questa settimana sui motori di ricerca sono:
1) Sarah Scazzi
2) Sara Scazzi
3) Scazzi
4) Tiziano Ferro
5)John Lennon

sabato 16 ottobre 2010

Claudio Lolli - Un uomo nascosto


Nessuna lettura possibile se non la Vostra....1973 Claudio Lolli "Un uomo nascosto"
Il testo e' ancora attuale 37 anni dopo perche' le donne e gli uomini non sono cambiati.

venerdì 15 ottobre 2010

Annozero (Comunicazione di servizio)

Ho appena inviato una e-mail a segreteriapresidenza@rai.it   con il seguente testo:


Pago il canone e non voglio essere privato della trasmissione "annozero" di 
Michele Santoro



segue nome e cognome

giovedì 14 ottobre 2010

L'Italia un paese di furbetti......






Quanto ci costa la guerra in Afganistan ?                   Circa 600 milioni di euro/anno..
Quanto ci costano le 117 provincie ?                        Circa 115 miliardi di euro/anno              
Quanto ci costa il Vaticano?                                     Circa  4    miliardi di euro/anno
Quanto ci costano i rimborsi elettorali?                     Circa  1,2 miliardi di euro/anno
Finanziamento pubblico giornali?                               Circa 667 milioni di euro/anno
Quanto costa la corruzione?                                      Circa 60 milioni di euro/anno
Quanto costa la criminalita' organizzata?                    Circa 16  miliardi di euro/anno(*)
                                                 
  
         Totale                   137,5 miliardi

Un detenuto costa 140 € al giorno. (con 100€ pensione completa in hotel a **** stelle.)
Una degenza ospedaliera  500 €/giorno ( con 250 € in camera singola in hotel a **** stelle con assistenza sanitaria giorno e notte.)


Cosa si puo' fare con 137,5 miliardi di € all'anno?


Un piano decennale pari a 1375 miliardi senza considerare il recupero fiscale

-Piano Industriale  occupazione pensioni
-Universita' e ricerca scuola primaria e secondaria
-Sistema sociale
-Piano case per giovani ed anziani
-Aiuti alle aziende che esportano
-digitalizzazione di tutto il sistema pubblico
-reti informatiche
-certezza del rito civile e penale


(*) il costo che sostiene la regione Sicilia per la mafia e' di 4 miliardi di €/anno non conoscendo i dati di Calabria e Campania,Lombardia ho moltiplicato per 4 da qui il costo totale allo Stato delle mafie regionali 16 miliardi di €

mercoledì 13 ottobre 2010

Dio patria e Zar......(io preferisco Nina Senicar)




queste gnocche in Serbia non vi bastano?
La Serbia e' la culla dello "Slavismo": Dio-Patria-Zar,il Nazional-Socialismo dall'Olanda,all'Austria alla Serbia, stanno facendo proseliti tra i disoccupati i disadattati,i violenti.
La nazione di Milosevic razzista e feroce, rivendica i diritti sui territori del Kosovo dopo l'implosione della Federazione Jugoslavia di Tito.
Oggi la Serbia e' una Repubblica democratica atlantista,con una forte componente Nazionalista,che odia l'etnia Albanese,i Croati,i mussulmani,i cattolici riconoscendosi solo nel purismo ortodosso.
Nella sua rozzezza, ieri sera gli ultranazionalisti serbi hanno ottenuto la platea mediatica ,per dire a tutti gli Europei: "I NEGOZIATI DI BRUXELLES CON IL GOVERNO DI BELGRADO DEVONO ESSERE SOSPESI A TEMPO INDETERMINATO" anche con il primo Gay Pride serbo non sono andati per il sottile,io vedo un collegamemento tra i due tristi avvenimenti.
Sanda Raskovic-Ilic (ambasciatore serbo in Italia) ha detto detto:"Io e tutti i Serbi ci vergogniamo molto" ....la stampa pone l'accento sul degrado del calcio serbo e il 3-0 a tavolino certo.

Il mio personale convincimento e' quello di incoraggiare i cittadini Serbi evitando loro altre derive nazionalistiche e di pulizia etnica,facendole sentire a casa loro nell'Europa dei popoli.


martedì 12 ottobre 2010

Tunisia o Montenegro?

Mancano 1520 giorni e 216 contributi ancora da versare alla pensione.La scelta in base a criteri scientifici e' ricaduta su Tunisia e Montenegro considerando i seguenti parametri:
citta' di mare,
PIL pro capite,
affitti
costo della vita
sistema sanitario
voli aerei per e da l'Italia,
norme per il soggiorno continuato degli stranieri
banche su cui accreditare la pensione
lingua parlata

Tunisia
montenegro
Si accettano consigli...........

lunedì 11 ottobre 2010

Il giornalismo copia incolla

Tutto parte da questo articolo on line del Gruppo Abele del 5/10/2010 il cui titolo e':
http://www.gruppoabele.org/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/932 riportato sulla pagina torinese di Repubblica. 
Ripubblicato su innumerevoli quotidiani regionali on line,i quali riportano col copia incolla lo stesso articolo,mettendo l'accento uno sull'out-call  ,altri sulle norme restrittive dei Comuni che penalizzano i Clienti delle prostitute atri sulle Cinesi come principale tratta delle schiave,altri sui redditi mensili dai 5000 ai 25000 euri,inoltre scrivono che gli Alberghi sono penalizzati, in quanto venendo registrati gli estremi dei documenti,la questura e' facilitata a scovare le irregolarita'.


 Nel piano di decentramento regionale (federalismo) sono state approntate dette proposte ed entro il 31/12/2010 verranno emanati i decreti legislativi per la  legalizzazione e  tassazione della prostituzione sulla base dei seguenti criteri:

  • tutela della libertà della persona che si prostituisce rispetto all’accettazione dei singoli clienti e alla possibilità di lasciare in qualsiasi momento l’attività di prostituzione;
  • controllo sanitario periodico;
  • obbligo di protezione profilattica dei rapporti;
  • esercizio della prostituzione solo in locali non aperti al pubblico, fuori dalle prossimità di scuole e locali di culto;
  • divieto per i minori dell’esercizio della prostituzione e di ingresso dei locali dove si esercita;
  • copertura previdenziale per le persone che esercitano la prostituzione;
  • tassazione dell’attività di prostituzione sulla base delle norme riguardanti le libere professioni.
La proposta ha scatenato le ire del Ministro delle pari opportunita'Mara Carfagna,la quale ha commentato cosi:
"la proposta e' irricevibile in quanto lo stato non puo' sostituirsi allo sfruttatore in questo losco mercato".
Alcuni, come Lucio Malan hanno detto che pagare le tasse non puo' essere paragonato allo sfruttamento,altrimenti tutti i lavoratori sarebbero sfruttati dallo Stato tranne le prostitute.Che ritengo un argomentazione piu' che valida...............Il beneficio fiscale calcolato sarebbe da 1 a 3 miliardi di euro/anno.
Il modello regolamentarista,ha dato ottimi risultati in Olanda,Germania,Austria,Svizzera,Grecia,Ungheria e Lettonia,mentre i modelli proibizionisti e abolizionisti come il nostro pessimi.

domenica 10 ottobre 2010

L'utopia socialista del Kibbutz

Nel 1910 nasce il primo Kibbutz,8 uomini e 3 donne di Odessa raggiunsero la terra promessa,per fondare una comune agricola: Degania. Nel 1930 vive nella Comune il 4% della popolazione ebraica della Palestina,sognando lo stato di Israele che nascera' nel 1948
Nel 2004 il governo privatezza i kibbutz,molti di essi adesso, vivono di turismo,solo 65 su 273 sono gestiti secondo i principi originali. 
Ci sono molte cose da salvare e da rilanciare,nella filosofia dei kibbutz:
-Viene praticata in concreto dai componenti della comune, una tassa interna che serve a integrare  i salari piu' bassi e a migliorare i servizi comuni,oltre ai  macchinari agricoli.
-L'abitudine consolidata di frenare gli impulsi consumistici,e migliorare la qualita' della vita.

" La vita da ragazzi scorreva serenamente in una liberta' assoluta,da adulti non sapevamo cosa erano  le carte di credito,perche' avevamo tutto quello di cui avevamo bisogno",cosi racconta Nina Ben Moshe,settantaduenne nata a Degania  da genitori membri del Kibbutz.

sabato 9 ottobre 2010

TRUFFLE SEASON IN ALBA

from 9-ott-2010 to 14-nov-2010 info@fieradeltartufo.org

Notiziario minimalista



Il minimalismo e' una corrente artistica che fa dell'essenziale la chiave di lettura di tutte le forme artistiche.Credo di essere sempre stato un "minimalista"nella vita di tutti i giorni..........
e da minimalista dell'informazione vi parlero' di due notizie torinesi:


La Rockwood,azienda multinazionale americana che con la precedente gestione del Piemonte, aveva preso degli accordi,per  lo sviluppo e la ricerca di batterie al litio per l'automotive va' in Germania........
Il nostro governatore novarese Cota ha detto che i 10 milioni di euro richiesti da tale azienda,per installarsi in Piemonte erano troppi rispetto ai 7 milioni del valore stesso dell'azienda.


La Germania gli ha offerto esattamente 10 milioni di euro....Accordo fatto.


L'azienda avrebbe occupato circa 1000 dipendenti e si sarebbe potuta solo localizzare in bacini industriali dell'auto.(Commenti in calce)
                            
                              ***
mac bun(scritto in minuscolo per motivi di brand) e' un fast-food slow-food che si trova a Rivoli;una citta' satellite di Torino.
"mac bun" in piemontese significa "solo buono"


domanda:  st'arost ale' bun?(E' buono questo arrosto?)
risposta: mac bun           (davvero buono)




Patatine fresche fritte chiamate (friciula'),carni piemontesi crude e cotte,toma,murazzano,robiole(formaggi dop piemontesi)polpette fritte chiamate (mac bale),acciughe al verde  e per dessert il Bunet o la panna cotta.Vini e passiti piemontesi e la famosa(si fa per dire) gazzosa Abbondio.I prezzi variano a seconda dei menu da 9 a 11 euri.


www.mbun.it


PS: questa non e' pubblicita'...a scanso di equivoci non conosco il proprietario,non percepisco denaro(tratto dalle pagine della redazione torinese di Repubblica)

venerdì 8 ottobre 2010

La donna dei sogni..........e la concorrenza sleale

Mi sono imbattuto in questo video.....guardando gli occhi delle intervistate ho capito a cosa queste donne sono in grado di arrivare......

giovedì 7 ottobre 2010

Satyagraha o fermezza della verita'o lotta non violenta

 Con il termine Satyagraha  si indica il tipo di lotta nonviolenta praticata da GandhiMartin Luther KingAung San Suu Kyi ed altri nella storia. La parola deriva dai termini in sanscrito satya (verità), la cui radice sat significa Essere/Vero, eagraha (fermezza, forza). Le traduzioni italiane che più si avvicinano al significato di Satyagraha sono "vera forza", "forza dell'amore" o "fermezza nella verità". Il termine porta con sé l'idea di ahimsa, cioè assenza di danneggiamento. In Italia lo stesso concetto è meglio conosciuto con il nome di Nonviolenza.
Il 16 luglio del 1974 Pier Paolo Pasolini pubblico' un articolo sul "Corriere della Sera"In quell’articolo, Pasolini, esplicitamente, rivolgendosi ai lettori, scriveva – la citazione è testuale:


  “ ci sono dei momenti tragici o peggio ancora seri, in cui bisogna trovare la forza di giocare. Non resta altra soluzione. Dallo stile epistolare, passerei qui dunque, caro lettore, a quello del volantinaggio, allo scopo di suggerirti il modo di non commettere, in questa circostanza, quello che i cattolici chiamano peccato di omissione, o comunque allo scopo di spingerti a fare il gioco, vitale, di chi decide di compiere un gesto responsabile…”.


In quel periodo Pannella, era impegnato nel piu' lungo sciopero della fame mai fatto,settanta giorni, da quell'articolo ne nacque un dibattito nella Societa' che porto' le segreterie dei partiti a svegliarsi dal torpore,quella fu una delle piu' grandi battaglie vinte dai Radicali.


                                                           LE CARCERI

 Sono una discarica, dice Pannella. “Le carceri italiane”, spiega, “sono diventate la discarica sociale di tutto il Mediterraneo, lì si vive una nuova Shoah e noi stiamo facendo una battaglia per riportarle almeno a quello di qualità del regime fascista”; e poi aggiunge – cito un brano di una sua dichiarazione, “Noi stiamo assistendo ad una struttura di persecuzione sociale  perche' in Italia si e' voluto risolvere con la carcerazione due problemi: l'immigrazione clandestina e la droga. La federazione Italiana degli Operatori dei Servizi e dei Dipartimenti delle Dipendenze, ha  reso noto durante un convegno a Padova che circa il 30 per cento dei detenuti in Italia sono consumatori di sostanze stupefacenti e di questi circa l’80 per cento è affetto da epatite C, mentre circa il 25 per cento sono Hiv positivi. Fra questi solo pochi sanno di essere malati e fra coloro che sanno di esserlo pochissimi sono in grado di accedere alle cure.



L’altro obiettivo dell’iniziativa di Pannella e dei radicali, è fare luce e verità a proposito delle responsabilità politiche di Bush, Blair, Berlusconi e Gheddafi per quel che riguarda la seconda guerra in Irak; grazie a loro è fallita la proposta di esilio per Saddam che lo stesso Saddam stava per accettare; grazie a loro si è scatenata la guerra che ha provocato migliaia di vittime e devastato l’Irak, a beneficio unico ed esclusivo del complesso militare industriale. 
Qui l’appello, esplicito, a Saviano e a Sofri: perché facciano come sanno, credono e possono, quel volantinaggio che anni fa fece Pasolini. Erano buone e giuste cause ieri, sono buone e giuste cause oggi. Se vogliono, Saviano e Sofri, possono; e se possono, credo che debbano.






martedì 5 ottobre 2010

San Salvario,l'altra Torino di cui nessuno vi parlera' mai.......

Fellini,quando visito' Torino, in estrema sintesi, disse che era "una piccola Parigi".
In effetti non puo' essere paragonata a nessuna altra citta' Italiana,in quanto e' una citta' Europea che' vive di luce propria.
San Salvario e' uno dei suoi quartieri,dove si respira un'aria frizzante e circolare.Da ghetto ebraico si e' trasformata negli anni in una Montmartre perversa , brulicante di sans-papiers dai cinque continenti.Di giorno incubatrice artistica,ricca di botteghe artigianali,Kebab,Ristoranti cinesi ed italiani,Hotels,studi di Architettura,Universita'.......di notte popolata da Senegalesi alti e dinoccolati in tutti gli angoli delle strade,dediti nello stesso tempo al controllo  del quartiere e allo spaccio di cocaina.La pattuglia della polizia  passa tutte le notti e per tutta la notte......e quando passa, lentamente per le vie a mezzi fari,scompare ogni forma di vita inghiottita dagli androni dei caseggiati stile anni 30.Un quartiere "arca di Noe'" nel quale vive il tuo sosia,il tuo gemello separato alla nascita.Le vecchie prostitute Italiane soppiantate da Slave pallide con gambe di zucchero filato, accanto a cortei di auto come ad un funerale.Di giorno un formicaio di "centri massaggi" gestisti da Cinesi,mercatini ortofrutticoli,mercati del riuso,e collettivi Melting pot di scultura,pittura,musica.San Salvario riassume in se Pigalle , Montmartre,la Senna  con qualcosa in piu'"i murazzi" "il Valentino" che distano 10 minuti a piedi percorrendo lo scorrere del Po,di cui parlero' in un capitolo a parte.

http://maps.google.it/maps?q=san+salvario+torino&hl=it&prmd=ivm&biw=1040&bih=594&um=1&ie=UTF-8&hq=&hnear=San+Salvario,+Torino&gl=it&ei=ZA2rTKn2CYuVOs7NsPAG&sa=X&oi=geocode_result&ct=image&resnum=1&ved=0CBcQ8gEwAA

domenica 3 ottobre 2010

Il tempo sospeso

Che cos'e' il tempo sospeso?E' il tempo delle decisioni che cambieranno la propria vita, e il proprio modo consolidato di viverla.E' il tempo nel quale si pensa solo a se stessi,in cui gli altri devono essere tasselli ad incastro del tuo progetto.E' un tempo nel quale,si prendono in considerazione tutte le possibili varianti ,a cui trovare una soluzione.E' un tempo fatto di ansia,coraggio,paura del futuro.E il tempo per prendere tempo,per decantare le proprie paure e il proprio coraggio..........e' il tempo degli addii,delle strade che si biforcano, dalle quali non potrai tornare indietro,e' un tempo maledetto,nel quale parli da solo in auto,appellandoti ai tuoi cari defunti e alla salute che ti mantenga in vita.

venerdì 1 ottobre 2010

La Storia d'Italia attraverso una bevanda "il bicerin"


Dal 1763, in piazza della Consolata al numero 5 TORINO nasce "Il Bicerin"  piccolissimo caffè storico. È in quell’anno, infatti, che il Com. Dentis apre una piccola bottega, il locale è scuro e arredato semplicemente con tavole e panche di legno. Dentis tra  cedrate, limonate e altre bibite  propone caffè, tè, cioccolata e ratafia' 
Il successo del locale fu dovuto a molti fattori, uno dei quali fu l’invenzione di una gustosa evoluzione della bavareisa, una bevanda allora di gran moda e che veniva servita in grossi bicchieri: era fatta di caffè, cioccolato, latte e sciroppo,
Negli anni successivi si chiamera' "l' bicerin", un "grog" antenato dell'attuale IRISH COFFE.

                                             Preparazione
1/3 -di caffe' forte zuccherato,meglio con la moka di casa
1/3 -di cioccolata  (3 cucchiai da tea di cacao,zucchero Q.B. latte intero        portare ad ebollizzione , quindi abbassare la fiamma portandolo alla densita' del miele) .
1/3- di crema di latte 
il tutto versato in un bicchiere di vetro spesso(a casa in un bicchere da punch col manico di ferro)



Bevanda storicamente interclassista la sorseggiavano  madame e le servette, il signore e il cocchiere… donne in nero, scarmigliate e con le mani segnate dal lavoro insieme a signorine dalla pelle diafana riccamente vestite. Tutti uno accanto all’altro, pigiati nell’attesa dell’ambita delizia. Eh già, sono davvero tante le caratteristiche che rendono straordinaria la storia del Caffè Al Bicerin: le microscopiche dimensioni del locale, che non permettevano uno sviluppo su varie sale come succedeva negli altri caffè torinesi, portarono alla compresenza di persone di classi sociali estremamente diverse.
Ma evidentemente i bicerin, le cioccolate calde e gli zabaioni erano così buoni che i nobili riuscivano a tollerare la vicinanza con la gente del popolo. E le persone più umili, pur di non rinunciare a uno dei pochi piaceri della loro difficile vita, superavano l’imbarazzo che la loro estrazione suggeriva.Certamente il prezzo del bicerin non doveva essere eccessivo visto che anche le classi meno agiate potevano permetterselo di tanto in tanto. Il prezzo di tre soldi, cioè 15 centesimi di lira, venne mantenuto dalla metà dell’Ottocento fino al 5 dicembre del 1913, quando passò a 20.In un certo senso il Bicerin è stato il primo locale pubblico davvero democratico.


Un tempo, i caffè erano esclusivo dominio maschile: gli uomini ci si ritrovavano per bere, fumare, parlare. Le donne “rispettabili” non potevano frequentare luoghi così poco adatti a loro. Anche in questo il Bicerin si dimostrò ben presto un locale unico: era stato aperto da un uomo, ma la gestione passò subito in mano a delle signore.
Il fatto che fosse un locale a conduzione femminile lo rendeva consono per essere frequentato dalle dame. Ma non solo, questa caratteristica diede al locale un’impronta di garbo e delicatezza che ancora oggi si è mantenuta. Dal 1910 al 1975 il locale è stato gestito dalla signora Ida Cavalli, con l’aiuto della sorella e della figlia Olga, nelle cui mani passò il Bicerin quando la mamma si ritirò. Le signore Cavalli sono state molto amate da tutta la città, diventando esse stesse un’istituzione: più padrone di casa che ostesse, amorevolmente accudivano tutti gli intellettuali squattrinati che nel loro Caffè cercavano riparo dai rigori del freddo. Molti di loro divennero poi personalità di grande rilievo, meno male che Ida e Olga Cavalli avevano dato loro un luogo caldo in cui riflettere!
Ha raccolto la loro eredità la signora Maritè Costa che con l’aiuto della figlia Eleonora ha fatto restaurare il locale e si è impegnata perché il suo valore venisse riconosciuto a livello nazionale e internazionale.

Turin’s Cafés were once a male preserve, meeting places for merchants and the literati. Bicerin was different: open since 1763, it has always been owned and run by women. In time, it became fashionable for women to take their coffee there after receiving communion at the Santuario della Consolata across the piazza.
(Kieran Cooke – The Financial Time)
Ancora oggi guardando il tavolino d’angolo accanto alla vetrina, sotto l’orologio, sembra di vedere il Conte di Cavour. Il giornale in mano, sorseggia un bicerin e ogni tanto abbassa gli occhialetti per guardare la porta della Consolata. È in attesa dell’uscita della famiglia reale, pronto per accompagnare il gruppo sulla via del ritorno. Lo statista artefice dell’Unità d’Italia riflettè probabilmente a lungo sulle sorti del Risorgimento seduto fra queste mura.
Ma sono tantissimi i personaggi che hanno varcato la soglia del Bicerin... fin dalla sua nascita numerosi volti noti lo hanno onorato con il loro apprezzamento.
Forse Alexandre Dumas padre (che in una lettera parla del bicerin come di una delle cose da non perdere di Torino) incrociò spesso Silvio Pellico in questo locale, visto che lo frequentarono negli stessi anni.
Giacomo Puccini ci racconta nelle sue memorie che ogni tanto si faceva quattro passi per venire al Bicerin: abitava nella vicinissima via S. Agostino in una soffitta che egli stesso ammette di aver usato come modello per La Bohème. Chissà che non sia nata proprio a questi tavolini la partitura del suo capolavoro.
Anche Friedrich Nietzsche gustava volentieri il bicerin. Fin dal primo incontro era rimasto colpito dalla sua temperatura e pare abbia esclamato “Rovente, ma delizioso”!
La regina Maria Josè e Umberto IIpassarono da qui prima di ritirarsi in esilio: per un triste, eppur dolce, addio alla storica capitale. E al Regno.
Ma la lista è ancora lunga…
Era facile sorprendere Macario davanti a un caldo bicerin, in compagnia di qualche bellezza del palcoscenico o di altri attori, magari Carlo Campanini di ritorno dal set di un film di Totò. Wanda Osiris, devotissima frequentatrice della Consolata, passava spesso dalle luci della ribalta… alle luci soffuse del Bicerin.
Questo è anche un luogo amato dagli scrittori, la cosa non stupisce perché la sua atmosfera raccolta favorisce la riflessione e la concentrazione: e infatti fra i clienti ci sono stati i grandi Guido GozzanoItalo Calvino e Mario Soldati, che fu anche importante regista cinematografico e televisivo.
Assidui frequentatori sono ancora tanti protagonisti, italiani e stranieri, del mondo dello spettacolo, dell’arte, della politica e della cultura… non li nominiamo per rispettare il desiderio di una parentesi di tranquillità che cercano ogni volta che siedono ai nostri tavolini per regalarsi qualche minuto di dolceza
Many important musicians, politicians and writers met here over the years. But it was more than a meeting place, it was a place to keep warm because so many of them were poor intellectuals living in very cold homes.
It’s hard to believe the café hosted key intellectuals, who were responsible for some of Italy’s most historic events.
(Jo McKenna – Italy Down Under- The National Magazine of Italian Australian affairs and culture)
Note storiche tratte dal sito:http://www.bicerin.it/ita/prodotti/tavolo.html