Nel 2004 il governo privatezza i kibbutz,molti di essi adesso, vivono di turismo,solo 65 su 273 sono gestiti secondo i principi originali.
Ci sono molte cose da salvare e da rilanciare,nella filosofia dei kibbutz:
-Viene praticata in concreto dai componenti della comune, una tassa interna che serve a integrare i salari piu' bassi e a migliorare i servizi comuni,oltre ai macchinari agricoli.
-L'abitudine consolidata di frenare gli impulsi consumistici,e migliorare la qualita' della vita.
" La vita da ragazzi scorreva serenamente in una liberta' assoluta,da adulti non sapevamo cosa erano le carte di credito,perche' avevamo tutto quello di cui avevamo bisogno",cosi racconta Nina Ben Moshe,settantaduenne nata a Degania da genitori membri del Kibbutz.
-L'abitudine consolidata di frenare gli impulsi consumistici,e migliorare la qualita' della vita.
" La vita da ragazzi scorreva serenamente in una liberta' assoluta,da adulti non sapevamo cosa erano le carte di credito,perche' avevamo tutto quello di cui avevamo bisogno",cosi racconta Nina Ben Moshe,settantaduenne nata a Degania da genitori membri del Kibbutz.
In un mio pellegrinaggio in terra santa andammo a mangiare in un Kibbutz... Ancora ricordo l'ottimo sapore della carne di cammello stufata con il sugo di pomodoro.
RispondiEliminaNon sono mai stato in Israele,ho conosciuto pero' le ragazze della sicurezza dell'elal compagnia aerea d'Israele....che gnocche ragazzi e che liberta' sessuale.....sono militari addestrate che fanno finta di essere passeggere.Vivono la loro vita intensamente perche' sanno che prima o poi moriranno.E' triste vivere questa condizione,pensare di non avere un futuro...quando per millenni in pace hanno diviso la stessa terra coi palestinesi,una terra grande come l'Abruzzo.
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