attenti al gorilla

Sulla piazza d'una città la gente guardava con ammirazione un gorilla portato là dagli zingari di un baraccone con poco senso del pudore le comari di quel rione contemplavano lo scimmione non dico dove non dico come attenti al gorilla ! d'improvviso la grossa gabbia dove viveva l'animale s'aprì di schianto non so perché forse l'avevano chiusa male la bestia uscendo fuori di là disse: "quest'oggi me la levo" parlava della verginità di cui ancora viveva schiavo attenti al gorilla ! il padrone si mise a urlare " il mio gorilla , fate attenzione" non ha veduto mai una scimmia potrebbe fare confusione tutti i presenti a questo punto fuggirono in ogni direzione anche le donne dimostrando la differenza fra idea e azione attenti al gorilla ! tutta la gente corre di fretta di qui e di là con grande foga si attardano solo una vecchietta e un giovane giudice con la toga visto che gli altri avevan squagliato il quadrumane accelerò e sulla vecchia e sul magistrato con quattro salti si portò attenti al gorilla ! bah , sospirò pensando la vecchia ch'io fossi ancora desiderata sarebbe cosa alquanto strana e più che altro non sperata che mi si prenda per una scimmia pensava il giudice col fiato corto non è possibile, questo è sicuro il seguito prova che aveva torto attenti al gorilla ! se qualcuno di voi dovesse costretto con le spalle al muro , violare un giudice od una vecchia della sua scelta sarei sicuro ma si dà il caso che il gorilla considerato un grandioso fusto da chi l'ha provato però non brilla né per lo spirito né per il gusto attenti al gorilla ! infatti lui, sdegnando la vecchia si dirige sul magistrato lo acchiappa forte per un'orecchia e lo trascina in mezzo ad un prato quello che avvenne fra l'erba alta non posso dirlo per intero ma lo spettacolo fu avvincente e lo "suspence" ci fu davvero attenti al gorilla ! dirò soltanto che sul più bello dello spiacevole e cupo dramma piangeva il giudice come un vitello negli intervalli gridava mamma gridava mamma come quel tale cui il giorno prima come ad un pollo con una sentenza un po' originale aveva fatto tagliare il collo. attenti al gorilla !

lunedì 2 agosto 2010

Nichi Vendola - C'è un'Italia migliore



Nichi Vendola nato a Bari il 26 Agosto 1958, in una famiglia cattolica e comunista. A Terlizzi,casa dei genitori, c’erano due grandi ritratti, uno accanto all’altro: Yuri Gagarin e Giovanni XXIII; ai miei genitori venne spontaneo trasformare il nome del santo patrono di Bari, Nicola, in quello dell’allora capo dell’Urss Nikita Kruscev. Già all’asilo tutti lo chiamavano Nichi.Ha frequentato il liceo scientifico e, pur amando lo studio, ha scoperto il lavoro da giovanissimo.D’estate faceva il cameriere e d’inverno vendeva libri. Durante l’università faceva il correttore di bozze per la casa editrice De Donato che, in cambio, non le dava soldi ma libri. Quando, alla fine del liceo, e' riuscito a comprarsi le opere complete di Pavese e di Brecht si e' sentito davvero ricco.Si e' laureato in Lettere e Filosofia all’Università di Bari con una tesi su Pier Paolo Pasolini.
"Nel 1972 mi sono iscritto alla Federazione dei Giovani Comunisti, di cui sono stato membro dal 1985 al 1988. Nel 1990 sono entrato a far parte del Comitato Centrale del Partito Comunista Italiano, per me una scuola di intelligenze, una palestra della passione temperata dalla cultura. Un luogo di personalità severe o stravaganti ma tutte convocate a una specie di Olimpo del dibattito culturale. Al suo scioglimento, a caldo, scrissi “Non capisco e non mi adeguo”. Sono tra i fondatori del Partito della Rifondazione Comunista: il Prc è stato una mescolanza di passioni e di storie, un contenitore caotico, eppure necessario. L’unico punto di resistenza rispetto all’omologazione della sinistra storica sul terreno del pensiero unico del mercato.
Con tanti e tante, sono stato fondatore dell’Arcigay Nazionale e promotore della Lila. L’omosessualità è un pezzo del mio scisma dalle “due chiese”, dalla chiesa comunista e dalla chiesa cattolica. Raccontava il nocciolo duro della mia dignità e libertà e ha rappresentato lo spazio di autonomia dalle mie fedi, o insieme di verifica delle mie fedi.
Pensate come cambiano le cose: ho scritto su “La città futura” di Adornato.
Poi su Rinascita e per alcuni anni, su Liberazione, ho curato la rubrica “Il dito nell’occhio”.
(tratto da http://www.nichivendola.it/cat/sito/mc/biografia/)

5 commenti:

  1. Sono pronti per Vendola a sinistra? BOhhhhhhhhhh

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  2. Quello spiazza tutti.......compresi gli equilibri mafiosi-massonici-vaticani.A 32 anni era nel comitato centrale del PCI,veniva da una famiglia operaia di Bari.....non so se mi spiego!!!!E' un socialista-libertario di valore,grande oratore e affabulatore.C'e' chi lo ama,ma la cosa piu' importante e' che nessuno lo odia.La gente di sinistra vuole il "messia".....e noi glie lo diamo.

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  3. Riusciranno i piddini a distruggere pure lui? Per ora D'Alema le ha solo prese

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  4. Grazie "occhio i'nteriore" della tua partecipazione al dibattito.Mi sento di essere un Socialista libertario,abbastanza rappresentato dai Radicali....ma Nichi lo sento piu' vicino a me.E' un talento......un vero leader pronto per il socialismo mediatico....e' convincente.Le fabbriche di Nichi sembrano un'utopia......funzionano molto bene sono cooperative organizzate come kibbutz della terra promessa.Non propone una coalizione politica ma un sogno Trotskisca che dice: "La vita è bella. Possano le generazioni future liberarla da ogni male, oppressione e violenza" Capirai immediatamente che D'Alema e compagnia cantante
    sono poca cosa...........l'obbiettivo e' realizzabile perche'parla al cuore della gente di sinistra e di destra.E' furbo quando Be rlu sconi ando' alla fiera del levante Emiliano lo attacco' duramente mentre Vendola governatore della Puglia disse che il presidente del consiglio ha pieno diritto di rappresentare il paese alla fiera..........improvvisamente....il silenzio.

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  5. Oggi Vendola raccoglierebbe il 49% dei voti tra gli elettori di sinistra.La lunga marcia e' cominciata!!!!!!!

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