attenti al gorilla
Sulla piazza d'una città
la gente guardava con ammirazione
un gorilla portato là
dagli zingari di un baraccone
con poco senso del pudore
le comari di quel rione
contemplavano lo scimmione
non dico dove non dico come
attenti al gorilla !
d'improvviso la grossa gabbia
dove viveva l'animale
s'aprì di schianto non so perché
forse l'avevano chiusa male
la bestia uscendo fuori di là
disse: "quest'oggi me la levo"
parlava della verginità
di cui ancora viveva schiavo
attenti al gorilla !
il padrone si mise a urlare
" il mio gorilla , fate attenzione"
non ha veduto mai una scimmia
potrebbe fare confusione
tutti i presenti a questo punto
fuggirono in ogni direzione
anche le donne dimostrando
la differenza fra idea e azione
attenti al gorilla !
tutta la gente corre di fretta
di qui e di là con grande foga
si attardano solo una vecchietta
e un giovane giudice con la toga
visto che gli altri avevan squagliato
il quadrumane accelerò
e sulla vecchia e sul magistrato
con quattro salti si portò
attenti al gorilla !
bah , sospirò pensando la vecchia
ch'io fossi ancora desiderata
sarebbe cosa alquanto strana
e più che altro non sperata
che mi si prenda per una scimmia
pensava il giudice col fiato corto
non è possibile, questo è sicuro
il seguito prova che aveva torto
attenti al gorilla !
se qualcuno di voi dovesse
costretto con le spalle al muro ,
violare un giudice od una vecchia
della sua scelta sarei sicuro
ma si dà il caso che il gorilla
considerato un grandioso fusto
da chi l'ha provato però non brilla
né per lo spirito né per il gusto
attenti al gorilla !
infatti lui, sdegnando la vecchia
si dirige sul magistrato
lo acchiappa forte per un'orecchia
e lo trascina in mezzo ad un prato
quello che avvenne fra l'erba alta
non posso dirlo per intero
ma lo spettacolo fu avvincente
e lo "suspence" ci fu davvero
attenti al gorilla !
dirò soltanto che sul più bello
dello spiacevole e cupo dramma
piangeva il giudice come un vitello
negli intervalli gridava mamma
gridava mamma come quel tale
cui il giorno prima come ad un pollo
con una sentenza un po' originale
aveva fatto tagliare il collo.
attenti al gorilla !
mercoledì 18 agosto 2010
Alle volte tornano...........
Alle volte tornano in auge le mie convinzioni da circa 20 anni.........La proposta choc arriva da uno dei piu' autorevoli medici Inglesi,un certo Sir Ian Gilmore,presidente uscente del Royal College of Physicians,istituto guida dei medici Inglesi.Il Gilmore sostiene....sentite......sentite che il modo efficace per combattere la diffusione delle droghe e' la liberalizzazione(1) delle sostanze stupefacenti la politica proibizionista e' un FALLIMENTO-ha detto alla BBC-ogni giorno vediamo arrivare in ospedale persone con infezioni provocate da aghi sporchi,oppure eroinomani con complicazioni causate da droghe contaminate(leggi
tagliate)In Gran Bretagna,dice abbiamo messo a punto strutture sorvegliate nelle quali viene erogata eroina pulita.Risultato:molti eroinomani hanno smesso,altri non hanno piu' dovuto rubare per procurarsi la droga.Un risultato positivo si porta a casa comunque, con l'utilizzo di tali strutture,fosse anche dal punto di vista sociale e sanitario.Legalizzando eroina,cocaina, cannabis,a costo zero in Italia porterebbe anche a ridurre l'immigrazione clandestina,la grande e la piccola criminalita'.(il 70% dei carcerati italiani e non scontano una pena o sono in attesa di giudizio per reati riconducibili allo spaccio e commercio di stupefacenti)
Non si tratta quindi di essere a favore del consumo di droghe,ma al contrario di limitarne l'utilizzo,espropriandone alla criminalita' organizzata il mercato fiorente, i cui proventi corrompono anche gli onesti e la buona politica.
1)la droga non deve costare nulla
2) l'utilizzo deve essere controllato e scoraggiato
(1)liberalizzazione: è un processo legislativo che consiste, generalmente, nella riduzione di restrizioni precedentemente esistenti
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Ovvio che il proibizionismo ottiene l'effetto contrario a quello (presunto) sperato.
RispondiEliminaGaber cantava:"allora dai allora dai.....le cose giuste tu le sai......"
RispondiEliminaIl proibizionismo è figlio di quella tendenza a educare il popolo anziché informarlo, legittimando anche la cosidetta "bugia a fin di bene" - "bene" in base a cosa? - Tipo sostenere che se uno si buca una volta poi non smette più.Oppure che se cominci con le canne la finisci con il crak, ecc. Questo è molto pericoloso perché poi un ragazzo va in discoteca e scopre che sono tutte cazzate; quindi non si fida più delle cazzate che gli propinano e lì finisce davvero per diventare tossico, perché non sa più quali freni e misure applicare... infatti il proibizionismo e l'educazione, portano l'uomo a disabituarsi all'auto controllo per affidarsi - rimanendone poi disilluso - al controllo esterno dello stato.
RispondiEliminaLe droghe pesanti poi, sono una responsabilità dei governi, primo fra tutti quello americano, che attraverso il movimento psichedelico (copertura della Cia) ha introdotto l'eroina allo scopo di disgregare i movimenti della contestazione. Anche in Italia dopo il '68, assieme agli agenti provocatori, è arrivata l'eroina, e poi la coca.
E' un'analisi politica......secondo la mia visione del mondo: tutto cio' che riguarda la sfera del privato,dalla pillola RU406,al divorzio breve,dalla religiosita' alle droghe non devono trovare nello Stato un Tutor,ma un legislatore che si occupa di responsabilizzare le scelte del cittadino.Lo stato non puo'gestire il privato,in quanto l'integralismo religioso o statale sono figli della stessa cultura.Io mi batto da 30 anni per la libera scelta,in particolare per le minoranze,per gli ultimi,per i soggetti deboli, contro tutti coloro che vogliono violare la "libera scelta".
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