attenti al gorilla

Sulla piazza d'una città la gente guardava con ammirazione un gorilla portato là dagli zingari di un baraccone con poco senso del pudore le comari di quel rione contemplavano lo scimmione non dico dove non dico come attenti al gorilla ! d'improvviso la grossa gabbia dove viveva l'animale s'aprì di schianto non so perché forse l'avevano chiusa male la bestia uscendo fuori di là disse: "quest'oggi me la levo" parlava della verginità di cui ancora viveva schiavo attenti al gorilla ! il padrone si mise a urlare " il mio gorilla , fate attenzione" non ha veduto mai una scimmia potrebbe fare confusione tutti i presenti a questo punto fuggirono in ogni direzione anche le donne dimostrando la differenza fra idea e azione attenti al gorilla ! tutta la gente corre di fretta di qui e di là con grande foga si attardano solo una vecchietta e un giovane giudice con la toga visto che gli altri avevan squagliato il quadrumane accelerò e sulla vecchia e sul magistrato con quattro salti si portò attenti al gorilla ! bah , sospirò pensando la vecchia ch'io fossi ancora desiderata sarebbe cosa alquanto strana e più che altro non sperata che mi si prenda per una scimmia pensava il giudice col fiato corto non è possibile, questo è sicuro il seguito prova che aveva torto attenti al gorilla ! se qualcuno di voi dovesse costretto con le spalle al muro , violare un giudice od una vecchia della sua scelta sarei sicuro ma si dà il caso che il gorilla considerato un grandioso fusto da chi l'ha provato però non brilla né per lo spirito né per il gusto attenti al gorilla ! infatti lui, sdegnando la vecchia si dirige sul magistrato lo acchiappa forte per un'orecchia e lo trascina in mezzo ad un prato quello che avvenne fra l'erba alta non posso dirlo per intero ma lo spettacolo fu avvincente e lo "suspence" ci fu davvero attenti al gorilla ! dirò soltanto che sul più bello dello spiacevole e cupo dramma piangeva il giudice come un vitello negli intervalli gridava mamma gridava mamma come quel tale cui il giorno prima come ad un pollo con una sentenza un po' originale aveva fatto tagliare il collo. attenti al gorilla !

domenica 19 settembre 2010

Jack Kerouac -On the road-


-Mi procurero' un rotolo di carta da infilare nella macchina da scrivere,e scrivero'le cose il piu' veloce possibile-
Questo disse J.K. a un amico.Jim Irsay proprietario di una squadra di calcio di Indianapolis si e' aggiudicato ad un'asta per la cifra di 2 milioni e mezzo di dollari il manufatto di 36 metri,fatto di fogli per telescrivente attaccati con lo scotch.

Jean-Louis Lebris de Kerouac, noto come Jack Kerouac (Lowell, 12 marzo 1922 – St. Petersburg, 21 ottobre 1969)

Nel 1944 incontrò Lucien Carr, che gli farà conoscere William Burroughs e Allen Ginsberg, con i quali darà vita al nucleo orginario della beat generation. Una mattina Lucien Carr uccide un suo amante e Kerouac viene arrestato come testimone. Il padre si rifiuta di pagare la cauzione e la famiglia di Edith si offre di coprire queste spese, a patto che Jack sposi la ragazza. Continua la conoscenza di artisti o aspiranti tali che lo iniziano alla droga, benzedrina in primo luogo. Ma l'incontro più importante per la sua vita lo ebbe nel 1946, quando conobbe Neal Cassady, un giovane che aveva fatto l'esperienza del riformatorio e aveva interessi letterari, che divenne per Kerouac il simbolo della vera emarginazione e fonte di ispirazione letteraria.
Sulla strada (On The Road) tratta del suo incontro con Neal Cassady e di quella che lui stesso definì la mia vita sulla strada. Questo romanzo, pubblicato nel 1957, fu classicamente definito il manifesto della beat generation, ovvero quel movimento culturale americano che gravitava attorno ad autori come Allen Ginsberg, William Burroughs, Gregory Corso, Lawrence Ferlinghetti, Gary Snyder, Michael McClure, Charles Olson e ovviamente Jack Kerouac, che influenzò profondamente la società del tempo.

Kerouac predicava la prosa spontanea,lasciava quindi intendere che scriveva come gli veniva,confidando sull'attimo creativo e senza cambiare una virgola.
La verita'( a detta dei suoi critici) e' che era un artigiano certosino,completamente devoto al mestiere.Quando si rintano' nel suo appartamento a Chelsea non aveva con se solo il rotolo di 30 metri.Era circondato da quaderni di appunti fittissimi.Scriveva come un solista Jazz.Improvviso' su un motivo di cui conosceva il tema musicale.
Chi lo vide riferisce che picchiava sui tasti a una velocita' impressionante,il che alimento' la diceria che si aiutasse con droghe e stimolanti particolari.Non e' cosi,disse:-Ho scritto quel libro col caffe',benzedrina,droghe tutte storie....niente stimola la mente come il caffe'- e non e' vero quello che si dice,che se ne fregava della punteggiatura.
On the road,e' un unico lungo paragrafo dove le parole corrono come auto veloci in un'autostrada di notte

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